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Saṁyutta Nikāya 2.16 Discorsi connessi 2.16
2. Anāthapiṇḍikavagga 2. Il capitolo di Anāthapiṇḍika
Vāsudattasutta Il discorso con Vāsudatta
Ekamantaṁ ṭhito kho vāsudatto devaputto bhagavato santike imaṁ gāthaṁ abhāsi: Rimanendo in piedi a lato, l’angioletto Vāsudatta recitò questo versetto in presenza del Buddha:
“Sattiyā viya omaṭṭho, “Come se venisse colpito da una spada,
ḍayhamānova matthake; come se avesse la testa in fiamme,
Kāmarāgappahānāya, un monaco, consapevole, deve lasciare casa,
sato bhikkhu paribbaje”ti. per abbandonare il desiderio per i piaceri dei sensi”
“Sattiyā viya omaṭṭho, “Come se venisse colpito da una spada,
ḍayhamānova matthake; come se avesse la testa in fiamme,
Sakkāyadiṭṭhippahānāya, un monaco, consapevole, deve lasciare casa,
sato bhikkhu paribbaje”ti. per abbandonare il sostanzialismo”.