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Majjhima Nikāya 118 Discorsi medi 118
Ānāpānassatisutta Il discorso sulla consapevolezza del respiro
Evaṁ me sutaṁ—Così ho sentito.
ekaṁ samayaṁ bhagavā sāvatthiyaṁ viharati pubbārāme migāramātupāsāde sambahulehi abhiññātehi abhiññātehi therehi sāvakehi saddhiṁ—Una volta il Buddha dimorava vicino a Sāvatthī, nel Monastero Orientale, il palazzo della madre di Migāra, insieme a vari discepoli anziani illustri, come
āyasmatā ca sāriputtena āyasmatā ca mahāmoggallānena āyasmatā ca mahākassapena āyasmatā ca mahākaccāyanena āyasmatā ca mahākoṭṭhikena āyasmatā ca mahākappinena āyasmatā ca mahācundena āyasmatā ca anuruddhena āyasmatā ca revatena āyasmatā ca ānandena, aññehi ca abhiññātehi abhiññātehi therehi sāvakehi saddhiṁ. i venerabili Sāriputta, Mahāmoggallāna, Mahākassapa, Mahākaccāna, Mahākoṭṭhita, Mahākappina, Mahācunda, Anuruddha, Revata, Ānanda, e altri.
Tena kho pana samayena therā bhikkhū nave bhikkhū ovadanti anusāsanti. In quell’occasione i monaci anziani stavano educando e istruendo i monaci giovani.
Appekacce therā bhikkhū dasapi bhikkhū ovadanti anusāsanti, appekacce therā bhikkhū vīsampi bhikkhū ovadanti anusāsanti, appekacce therā bhikkhū tiṁsampi bhikkhū ovadanti anusāsanti, appekacce therā bhikkhū cattārīsampi bhikkhū ovadanti anusāsanti. Alcuni monaci anziani istruivano dieci monaci, mentre altri ne istruivano venti, trenta, o quaranta.
Te ca navā bhikkhū therehi bhikkhūhi ovadiyamānā anusāsiyamānā uḷāraṁ pubbenāparaṁ visesaṁ jānanti. Venendo istruiti dai monaci anziani, i monaci giovani raggiunsero distinzioni più alte di quelle che avevano prima.
Tena kho pana samayena bhagavā tadahuposathe pannarase pavāraṇāya puṇṇāya puṇṇamāya rattiyā bhikkhusaṅghaparivuto abbhokāse nisinno hoti. Ora, in quell’occasione era il giorno di festa, la luna piena del quindicesimo giorno, e il Buddha era seduto circondato dalla comunità monastica per l’invito all’ammonizione.
Atha kho bhagavā tuṇhībhūtaṁ tuṇhībhūtaṁ bhikkhusaṅghaṁ anuviloketvā bhikkhū āmantesi: Allora il Buddha si guardò intorno fra la comunità monastica, che era così silenziosa. Si rivolse a loro:
“āraddhosmi, bhikkhave, imāya paṭipadāya; “Sono soddisfatto, monaci, di questa pratica.
āraddhacittosmi, bhikkhave, imāya paṭipadāya. Il mio cuore è soddisfatto di questa pratica.
Tasmātiha, bhikkhave, bhiyyoso mattāya vīriyaṁ ārabhatha appattassa pattiyā, anadhigatassa adhigamāya, asacchikatassa sacchikiriyāya. Quindi dovete attivare ancora più energia per ottenere l’inottenuto, raggiungere l’irraggiunto, e realizzare l’irrealizzato.
Idhevāhaṁ sāvatthiyaṁ komudiṁ cātumāsiniṁ āgamessāmī”ti. Aspetterò qui a Sāvatthī la luna piena di Komudī del quarto mese”.
Assosuṁ kho jānapadā bhikkhū: Vari monaci da tutto il Paese sentirono ciò,
“bhagavā kira tattheva sāvatthiyaṁ komudiṁ cātumāsiniṁ āgamessatī”ti.
Te jānapadā bhikkhū sāvatthiṁ osaranti bhagavantaṁ dassanāya. e andarono a Sāvatthī a trovare il Buddha.
Te ca kho therā bhikkhū bhiyyoso mattāya nave bhikkhū ovadanti anusāsanti. E i monaci anziani istruivano i monaci giovani ancora di più.
Appekacce therā bhikkhū dasapi bhikkhū ovadanti anusāsanti, appekacce therā bhikkhū vīsampi bhikkhū ovadanti anusāsanti, appekacce therā bhikkhū tiṁsampi bhikkhū ovadanti anusāsanti, appekacce therā bhikkhū cattārīsampi bhikkhū ovadanti anusāsanti. Alcuni monaci anziani istruivano dieci monaci, mentre altri ne istruivano venti, trenta, o quaranta.
Te ca navā bhikkhū therehi bhikkhūhi ovadiyamānā anusāsiyamānā uḷāraṁ pubbenāparaṁ visesaṁ jānanti. Venendo istruiti dai monaci anziani, i monaci giovani raggiunsero distinzioni più alte di quelle che avevano prima.
Tena kho pana samayena bhagavā tadahuposathe pannarase komudiyā cātumāsiniyā puṇṇāya puṇṇamāya rattiyā bhikkhusaṅghaparivuto abbhokāse nisinno hoti. Ora, in quell’occasione era il giorno di festa, la luna piena di Komudī del quindicesimo giorno del quarto mese, e il Buddha era seduto all’aperto circondato dalla comunità monastica.
Atha kho bhagavā tuṇhībhūtaṁ tuṇhībhūtaṁ bhikkhusaṅghaṁ anuviloketvā bhikkhū āmantesi: Allora il Buddha si guardò intorno fra la comunità monastica, che era così silenziosa. Si rivolse a loro:
“Apalāpāyaṁ, bhikkhave, parisā; nippalāpāyaṁ, bhikkhave, parisā; suddhā sāre patiṭṭhitā. “Questa congregazione non ha futilità, monaci, è priva di futilità, pura e consolidata nel nucleo.
Tathārūpo ayaṁ, bhikkhave, bhikkhusaṅgho; tathārūpā ayaṁ, bhikkhave, parisā Così è la comunità monastica, così è questa congregazione!
yathārūpā parisā āhuneyyā pāhuneyyā dakkhiṇeyyā añjalikaraṇīyā anuttaraṁ puññakkhettaṁ lokassa. Una congregazione così è degna di offerte, degna di ospitalità, degna di donazioni, degna di saluti con mani giunte, ed è il supremo campo di merito per il mondo.
Tathārūpo ayaṁ, bhikkhave, bhikkhusaṅgho; tathārūpā ayaṁ, bhikkhave, parisā Così è la comunità monastica, così è questa congregazione!
yathārūpāya parisāya appaṁ dinnaṁ bahu hoti, bahu dinnaṁ bahutaraṁ. A una congregazione così, dare poco diventa tanto, mentre dare tanto diventa ancora di più.
Tathārūpo ayaṁ, bhikkhave, bhikkhusaṅgho; tathārūpā ayaṁ, bhikkhave, parisā Così è la comunità monastica, così è questa congregazione!
yathārūpā parisā dullabhā dassanāya lokassa. Una congregazione così si vede raramente nel mondo.
Tathārūpo ayaṁ, bhikkhave, bhikkhusaṅgho; tathārūpā ayaṁ, bhikkhave, parisā Così è la comunità monastica, così è questa congragazione!
yathārūpaṁ parisaṁ alaṁ yojanagaṇanāni dassanāya gantuṁ puṭosenāpi. Una congregazione così è degna che si viaggi per molte leghe per vederla, persino se si dovessero portare le proprie provviste in uno zaino.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe arahanto khīṇāsavā vusitavanto katakaraṇīyā ohitabhārā anuppattasadatthā parikkhīṇabhavasaṁyojanā sammadaññāvimuttā—Poiché in questa comunità monastica ci sono monaci perfetti, con contaminanti eliminati, che hanno completato il percorso spirituale, fatto ciò che c’era da fare, riposto il fardello, raggiunto il proprio vero obiettivo, assolutamente eliminato la catena dell’esistenza, e che sono correttamente liberi attraverso l’illuminazione.
evarūpāpi, bhikkhave, santi bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe. Ci sono monaci così in questa comunità monastica.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe pañcannaṁ orambhāgiyānaṁ saṁyojanānaṁ parikkhayā opapātikā tattha parinibbāyino anāvattidhammā tasmā lokā—In questa comunità monastica ci sono monaci che, con l’eliminazione delle cinque catene inferiori nascono in maniera spontanea. Si estinguono lì, e non sono soggetti a tornare da quel mondo.
evarūpāpi, bhikkhave, santi bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe. Ci sono monaci così in questa comunità monastica.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe tiṇṇaṁ saṁyojanānaṁ parikkhayā rāgadosamohānaṁ tanuttā sakadāgāmino sakideva imaṁ lokaṁ āgantvā dukkhassantaṁ karissanti—In questa comunità monastica ci sono monaci che, con l’eliminazione di tre catene, e l’indebolimento di avidità, odio, e illusione, sono quelli che ritornano una volta sola. Torneranno a questo mondo solo una volta, e poi metteranno fine alla sofferenza.
evarūpāpi, bhikkhave, santi bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe. Ci sono monaci così in questa comunità monastica.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe tiṇṇaṁ saṁyojanānaṁ parikkhayā sotāpannā avinipātadhammā niyatā sambodhiparāyanā—In questa comunità monastica ci sono monaci che, con l’eliminazione di tre catene, sono entrati nella corrente, e non sono soggetti a rinascere nei regni inferiori, destinati al risveglio.
evarūpāpi, bhikkhave, santi bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe. Ci sono monaci così in questa comunità monastica.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe catunnaṁ satipaṭṭhānānaṁ bhāvanānuyogamanuyuttā viharanti—In questa comunità monastica ci sono monaci dediti allo sviluppo delle quattro basi della consapevolezza …
evarūpāpi, bhikkhave, santi bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe catunnaṁ sammappadhānānaṁ bhāvanānuyogamanuyuttā viharanti …pe… dei quattro sforzi corretti …
catunnaṁ iddhipādānaṁ … delle quattro basi dei poteri psichici …
pañcannaṁ indriyānaṁ … delle cinque facoltà …
pañcannaṁ balānaṁ … dei cinque poteri …
sattannaṁ bojjhaṅgānaṁ … dei sette fattori di risveglio …
ariyassa aṭṭhaṅgikassa maggassa bhāvanānuyogamanuyuttā viharanti—e del nobile ottuplice sentiero.
evarūpāpi, bhikkhave, santi bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe. Ci sono monaci così in questa comunità monastica.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe mettābhāvanānuyogamanuyuttā viharanti … In questa comunità monastica ci sono monaci che dimorano dediti allo sviluppo dell’amichevolezza …
karuṇābhāvanānuyogamanuyuttā viharanti … della compassione …
muditābhāvanānuyogamanuyuttā viharanti … dell’esultanza …
upekkhābhāvanānuyogamanuyuttā viharanti … dell’equanimità …
asubhabhāvanānuyogamanuyuttā viharanti … della bruttezza …
aniccasaññābhāvanānuyogamanuyuttā viharanti—e dell’impermanenza.
evarūpāpi, bhikkhave, santi bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe. Ci sono monaci così in questa comunità monastica.
Santi, bhikkhave, bhikkhū imasmiṁ bhikkhusaṅghe ānāpānassatibhāvanānuyogamanuyuttā viharanti. In questa comunità monastica ci sono monaci che dimorano dediti allo sviluppo della consapevolezza del respiro.
Ānāpānassati, bhikkhave, bhāvitā bahulīkatā mahapphalā hoti mahānisaṁsā. Monaci, quando la consapevolezza del respiro è sviluppata e coltivata è molto fruttuosa e benefica.
Ānāpānassati, bhikkhave, bhāvitā bahulīkatā cattāro satipaṭṭhāne paripūreti. La consapevolezza del respiro, se sviluppata e coltivata, adempie le quattro basi della consapevolezza.
Cattāro satipaṭṭhānā bhāvitā bahulīkatā satta bojjhaṅge paripūrenti. Le quattro basi della consapevolezza, se sviluppate e coltivate, adempiono i sette fattori di risveglio.
Satta bojjhaṅgā bhāvitā bahulīkatā vijjāvimuttiṁ paripūrenti. E i sette fattori di risveglio, se sviluppati e coltivati, adempiono conoscenza e visione.
Kathaṁ bhāvitā ca, bhikkhave, ānāpānassati kathaṁ bahulīkatā mahapphalā hoti mahānisaṁsā? E come si sviluppa e si coltiva la consapevolezza del respiro affinché sia molto fruttuosa e benefica?
Idha, bhikkhave, bhikkhu araññagato vā rukkhamūlagato vā suññāgāragato vā nisīdati pallaṅkaṁ ābhujitvā ujuṁ kāyaṁ paṇidhāya parimukhaṁ satiṁ upaṭṭhapetvā. È quando un monaco, andato nella natura, o alla radice di un albero, o in una capanna vuota, si siede con le gambe incrociate e la schiena dritta, e stabilisce consapevolezza di fronte a sé.
So satova assasati satova passasati. Consapevole, inspira. Consapevole, espira.
Dīghaṁ vā assasanto ‘dīghaṁ assasāmī’ti pajānāti, dīghaṁ vā passasanto ‘dīghaṁ passasāmī’ti pajānāti; Quando prende respiri lunghi sa: ‘Sto prendendo respiri lunghi.’ Quando rilascia respiri lunghi sa: ‘Sto rilasciando respiri lunghi.’
rassaṁ vā assasanto ‘rassaṁ assasāmī’ti pajānāti, rassaṁ vā passasanto ‘rassaṁ passasāmī’ti pajānāti; Quando prende respiri corti sa: ‘Sto prendendo respiri corti’. Quando rilascia respiri corti sa: ‘Sto rilasciando respiri corti’.
‘sabbakāyapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘sabbakāyapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; Si allena così: ‘Inspirerò facendo esperienza di tutto il corpo’. Si allena così: ‘Espirerò facendo esperienza di tutto il corpo’.
‘passambhayaṁ kāyasaṅkhāraṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘passambhayaṁ kāyasaṅkhāraṁ passasissāmī’ti sikkhati. Pratica così: ‘Inspirerò calmando le attività fisiche’. Pratica così: ‘Espirerò calmando le attività fisiche’.
‘Pītipaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘pītipaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò provando euforia’. Pratica così: ‘Espirerò provando euforia’.
‘sukhapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘sukhapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò provando felicità’. Pratica così: ‘Espirerò provando felicità’.
‘cittasaṅkhārapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘cittasaṅkhārapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò facendo esperienza delle attività mentali’. Pratica così: ‘Espirerò facendo esperienza delle attività mentali’.
‘passambhayaṁ cittasaṅkhāraṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘passambhayaṁ cittasaṅkhāraṁ passasissāmī’ti sikkhati. Pratica così: ‘Inspirerò calmando le attività mentali’. Pratica così: ‘Espirerò calmando le attività mentali’.
‘Cittapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘cittapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò facendo esperienza della mente’. Pratica così: ‘Espirerò facendo esperienza della mente’.
‘abhippamodayaṁ cittaṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘abhippamodayaṁ cittaṁ passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò rallegrando la mente’. Pratica così: ‘Espirerò rallegrando la mente’.
‘samādahaṁ cittaṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘samādahaṁ cittaṁ passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò concentrando la mente’. Pratica così: ‘Espirerò concentrando la mente’.
‘vimocayaṁ cittaṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘vimocayaṁ cittaṁ passasissāmī’ti sikkhati. Pratica così: ‘Inspirerò liberando la mente’. Pratica così: ‘Espirerò liberando la mente’.
‘Aniccānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘aniccānupassī passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò osservando l’impermanenza’. Pratica così: ‘Espirerò osservando l’impermanenza’.
‘virāgānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘virāgānupassī passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò osservando lo svanire dell’avidità’. Pratica così: ‘Espirerò osservando lo svanire dell’avidità’.
‘nirodhānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘nirodhānupassī passasissāmī’ti sikkhati; Pratica così: ‘Inspirerò osservando la cessazione’. Pratica così: ‘Espirerò osservando la cessazione’.
‘paṭinissaggānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘paṭinissaggānupassī passasissāmī’ti sikkhati. Pratica così: ‘Inspirerò osservando il distacco’. Pratica così: ‘Espirerò osservando il distacco’.
Evaṁ bhāvitā kho, bhikkhave, ānāpānassati evaṁ bahulīkatā mahapphalā hoti mahānisaṁsā. La consapevolezza del respiro, se sviluppata e coltivata in questo modo, è molto fruttuosa e benefica.
Kathaṁ bhāvitā ca, bhikkhave, ānāpānassati kathaṁ bahulīkatā cattāro satipaṭṭhāne paripūreti? E come si sviluppa e si coltiva la consapevolezza del respiro affinché adempia le quattro basi della consapevolezza?
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu dīghaṁ vā assasanto ‘dīghaṁ assasāmī’ti pajānāti, dīghaṁ vā passasanto ‘dīghaṁ passasāmī’ti pajānāti; Quando un monaco sa che sta prendendo respiri lunghi,
rassaṁ vā assasanto ‘rassaṁ assasāmī’ti pajānāti, rassaṁ vā passasanto ‘rassaṁ passasāmī’ti pajānāti; o corti,
‘sabbakāyapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘sabbakāyapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; o sta facendo esperienza di tutto il corpo,
‘passambhayaṁ kāyasaṅkhāraṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘passambhayaṁ kāyasaṅkhāraṁ passasissāmī’ti sikkhati; o sta calmando le attività fisiche,
kāye kāyānupassī, bhikkhave, tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. in quel momento dimora contemplando un aspetto del corpo, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
Kāyesu kāyaññatarāhaṁ, bhikkhave, evaṁ vadāmi yadidaṁ—assāsapassāsā. Poiché io dico che l’inspirazione e l’espirazione siano un aspetto del corpo.
Tasmātiha, bhikkhave, kāye kāyānupassī tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. È per questo che in quel momento un monaco dimora contemplando un aspetto del corpo, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu ‘pītipaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘pītipaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; Quando un monaco respira provando euforia,
‘sukhapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘sukhapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; o provando felicità,
‘cittasaṅkhārapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘cittasaṅkhārapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; o facendo esperienza delle attività mentali,
‘passambhayaṁ cittasaṅkhāraṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘passambhayaṁ cittasaṅkhāraṁ passasissāmī’ti sikkhati; o calmando le attività mentali,
vedanāsu vedanānupassī, bhikkhave, tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. in quel momento dimora contemplando un aspetto delle sensazioni, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
Vedanāsu vedanāññatarāhaṁ, bhikkhave, evaṁ vadāmi yadidaṁ—assāsapassāsānaṁ sādhukaṁ manasikāraṁ. Poiché io dico che prestare attenzione attentamente all’inspirazione e all’espirazione sia un aspetto delle sensazioni.
Tasmātiha, bhikkhave, vedanāsu vedanānupassī tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. È per questo che in quel momento un monaco dimora contemplando un aspetto delle sensazioni, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu ‘cittapaṭisaṁvedī assasissāmī’ti sikkhati, ‘cittapaṭisaṁvedī passasissāmī’ti sikkhati; Quando un monaco respira facendo esperienza della mente,
‘abhippamodayaṁ cittaṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘abhippamodayaṁ cittaṁ passasissāmī’ti sikkhati; o rallegrando la mente,
‘samādahaṁ cittaṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘samādahaṁ cittaṁ passasissāmī’ti sikkhati; o concentrando la mente,
‘vimocayaṁ cittaṁ assasissāmī’ti sikkhati, ‘vimocayaṁ cittaṁ passasissāmī’ti sikkhati; o liberando la mente,
citte cittānupassī, bhikkhave, tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. in quel momento dimora contemplando un aspetto della mente, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
Nāhaṁ, bhikkhave, muṭṭhassatissa asampajānassa ānāpānassatiṁ vadāmi. Non c’è sviluppo della consapevolezza del respiro per chi è inconsapevole e senza presenza mentale, dico io.
Tasmātiha, bhikkhave, citte cittānupassī tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. È per questo che in quel momento un monaco dimora contemplando un aspetto della mente, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu ‘aniccānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘aniccānupassī passasissāmī’ti sikkhati; Quando un monaco respira osservando l’impermanenza,
‘virāgānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘virāgānupassī passasissāmī’ti sikkhati; o osservando lo svanire dell’avidità,
‘nirodhānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘nirodhānupassī passasissāmī’ti sikkhati; o osservando la cessazione,
‘paṭinissaggānupassī assasissāmī’ti sikkhati, ‘paṭinissaggānupassī passasissāmī’ti sikkhati; o osservando il distacco,
dhammesu dhammānupassī, bhikkhave, tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. in quel momento dimora contemplando un aspetto dei fenomeni, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
So yaṁ taṁ abhijjhādomanassānaṁ pahānaṁ taṁ paññāya disvā sādhukaṁ ajjhupekkhitā hoti. Avendo visto con saggezza l’abbandono di attrazione e fastidio, osserva attentamente con equanimità.
Tasmātiha, bhikkhave, dhammesu dhammānupassī tasmiṁ samaye bhikkhu viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ. È per questo che in quel momento un monaco dimora contemplando un aspetto dei fenomeni, fervido, presente, e consapevole, senza attrazione o fastidio nei confronti del mondo.
Evaṁ bhāvitā kho, bhikkhave, ānāpānassati evaṁ bahulīkatā cattāro satipaṭṭhāne paripūreti. È così che la consapevolezza del respiro, se sviluppata e coltivata, adempie le quattro basi della consapevolezza.
Kathaṁ bhāvitā ca, bhikkhave, cattāro satipaṭṭhānā kathaṁ bahulīkatā satta bojjhaṅge paripūrenti? E come si sviluppano e si coltivano le quattro basi della consapevolezza affinché adempiano i sette fattori di risveglio?
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu kāye kāyānupassī viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ, upaṭṭhitāssa tasmiṁ samaye sati hoti asammuṭṭhā. Quando un monaco dimora contemplando un aspetto del corpo, in quel momento la sua consapevolezza è stabile e lucida.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno upaṭṭhitā sati hoti asammuṭṭhā, satisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti. Satisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, satisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio della consapevolezza; lo sviluppa e lo perfeziona.
So tathāsato viharanto taṁ dhammaṁ paññāya pavicinati pavicayati parivīmaṁsaṁ āpajjati. Mentre vive consapevolmente così investiga, esplora, e indaga quel principio con saggezza.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu tathāsato viharanto taṁ dhammaṁ paññāya pavicinati pavicayati parivīmaṁsaṁ āpajjati, dhammavicayasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, dhammavicayasambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, dhammavicayasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio dell’investigazione dei principi; lo sviluppa e lo perfeziona.
Tassa taṁ dhammaṁ paññāya pavicinato pavicayato parivīmaṁsaṁ āpajjato āraddhaṁ hoti vīriyaṁ asallīnaṁ. Mentre investiga i principi con saggezza così la sua energia è attiva e infaticabile.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno taṁ dhammaṁ paññāya pavicinato pavicayato parivīmaṁsaṁ āpajjato āraddhaṁ hoti vīriyaṁ asallīnaṁ, vīriyasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, vīriyasambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, vīriyasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio dell’energia; lo sviluppa e lo perfeziona.
Āraddhavīriyassa uppajjati pīti nirāmisā. Quando è energico, sorge euforia spirituale.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno āraddhavīriyassa uppajjati pīti nirāmisā, pītisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, pītisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, pītisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio dell’euforia; lo sviluppa e lo perfeziona.
Pītimanassa kāyopi passambhati, cittampi passambhati. Quando la mente è piena di euforia, il corpo diventa tranquillo.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno pītimanassa kāyopi passambhati, cittampi passambhati, passaddhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, passaddhisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, passaddhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio della tranquillità; lo sviluppa e lo perfeziona.
Passaddhakāyassa sukhino cittaṁ samādhiyati. Quando il corpo è tranquillo, prova felicità. E quando prova felicità, la mente si concentra.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno passaddhakāyassa sukhino cittaṁ samādhiyati, samādhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, samādhisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, samādhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio della concentrazione; lo sviluppa e lo perfeziona.
So tathāsamāhitaṁ cittaṁ sādhukaṁ ajjhupekkhitā hoti. Osserva attentamente la mente concentrata.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu tathāsamāhitaṁ cittaṁ sādhukaṁ ajjhupekkhitā hoti, upekkhāsambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, upekkhāsambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, upekkhāsambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio dell’equanimità; lo sviluppa e lo perfeziona.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu vedanāsu …pe… Quando un monaco dimora osservando un aspetto delle sensazioni …
citte … della mente …
dhammesu dhammānupassī viharati ātāpī sampajāno satimā vineyya loke abhijjhādomanassaṁ, upaṭṭhitāssa tasmiṁ samaye sati hoti asammuṭṭhā. dei fenomeni, in quel momento la sua consapevolezza è stabile e lucida.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno upaṭṭhitā sati hoti asammuṭṭhā, satisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, satisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, satisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. In quel momento, ha attivato il fattore di risveglio della consapevolezza …
So tathāsato viharanto taṁ dhammaṁ paññāya pavicinati pavicayati parivīmaṁsaṁ āpajjati.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu tathāsato viharanto taṁ dhammaṁ paññāya pavicinati pavicayati parivīmaṁsaṁ āpajjati, dhammavicayasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, dhammavicayasambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, dhammavicayasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. dell’investigazione dei principi …
Tassa taṁ dhammaṁ paññāya pavicinato pavicayato parivīmaṁsaṁ āpajjato āraddhaṁ hoti vīriyaṁ asallīnaṁ.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno taṁ dhammaṁ paññāya pavicinato pavicayato parivīmaṁsaṁ āpajjato āraddhaṁ hoti vīriyaṁ asallīnaṁ, vīriyasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, vīriyasambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, vīriyasambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. dell’energia …
Āraddhavīriyassa uppajjati pīti nirāmisā.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno āraddhavīriyassa uppajjati pīti nirāmisā, pītisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, pītisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, pītisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. dell’euforia …
Pītimanassa kāyopi passambhati, cittampi passambhati.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno pītimanassa kāyopi passambhati, cittampi passambhati, passaddhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, passaddhisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, passaddhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. della tranquillità …
Passaddhakāyassa sukhino cittaṁ samādhiyati.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhuno passaddhakāyassa sukhino cittaṁ samādhiyati, samādhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, samādhisambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, samādhisambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. della concentrazione …
So tathāsamāhitaṁ cittaṁ sādhukaṁ ajjhupekkhitā hoti.
Yasmiṁ samaye, bhikkhave, bhikkhu tathāsamāhitaṁ cittaṁ sādhukaṁ ajjhupekkhitā hoti, upekkhāsambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno āraddho hoti, upekkhāsambojjhaṅgaṁ tasmiṁ samaye bhikkhu bhāveti, upekkhāsambojjhaṅgo tasmiṁ samaye bhikkhuno bhāvanāpāripūriṁ gacchati. dell’equanimità.
Evaṁ bhāvitā kho, bhikkhave, cattāro satipaṭṭhānā evaṁ bahulīkatā satta sambojjhaṅge paripūrenti. È così che si sviluppano e si coltivano le quattro basi della consapevolezza affinché adempiano i sette fattori di risveglio.
Kathaṁ bhāvitā ca, bhikkhave, satta bojjhaṅgā kathaṁ bahulīkatā vijjāvimuttiṁ paripūrenti? E come si sviluppano e si coltivano i sette fattori di risveglio affinché adempiano conoscenza e visione?
Idha, bhikkhave, bhikkhu satisambojjhaṅgaṁ bhāveti vivekanissitaṁ virāganissitaṁ nirodhanissitaṁ vossaggapariṇāmiṁ. È quando un monaco sviluppa il fattore di risveglio della consapevolezza,
Dhammavicayasambojjhaṅgaṁ bhāveti …pe… dell’investigazione dei principi,
vīriyasambojjhaṅgaṁ bhāveti … dell’energia,
pītisambojjhaṅgaṁ bhāveti … dell’euforia,
passaddhisambojjhaṅgaṁ bhāveti … della tranquillità,
samādhisambojjhaṅgaṁ bhāveti … della concentrazione,
upekkhāsambojjhaṅgaṁ bhāveti vivekanissitaṁ virāganissitaṁ nirodhanissitaṁ vossaggapariṇāmiṁ. e dell’equanimità, che sono supportati dall’isolamento, dallo svanire dell’avidità, dalla cessazione, e maturano nel distacco.
Evaṁ bhāvitā kho, bhikkhave, satta bojjhaṅgā evaṁ bahulīkatā vijjāvimuttiṁ paripūrentī”ti. È così che si sviluppano e si coltivano i sette fattori di risveglio affinché adempiano conoscenza e visione”.
Idamavoca bhagavā. Questo è ciò che il Buddha disse.
Attamanā te bhikkhū bhagavato bhāsitaṁ abhinandunti. Contenti, i monaci trassero piacere da ciò che il Buddha disse.
Ānāpānassatisuttaṁ niṭṭhitaṁ aṭṭhamaṁ.